L’universo geek

Da alcuni anni a questa parte il nostro vocabolario si è arricchito di un nuovo termine: la parola Geek. Ma cosa significa geek e chi sono le persone che vengono definite tali? La storia di questo termine è molto curiosa, in quanto con geek si intendono le persone un po’ speciali, forse stralunate e fuori dal coro ma che possiedono delle competenze tecnologiche di altissimo livello. Geek è una persona che non muove un dito senza la tecnologia e che, delle volte, si pone ad un gradino più alto della media per le sue conoscenze informatiche e tecnologiche. E’ curioso comprendere che la parola geek è una storpiatura dell’inglese geck, la quale significa tonto, sciocco e dei termini simili tedeschi e nederlandesi. Nel XIX secolo questo termine veniva usato per indicare le persone che alle fiere o agli eventi pubblici mangiavano insetti per fare spettacolo, una sorta di giocolieri, buffoni e attori. Ma dopo aver dormito per molti anni, in quanto i luna park si sono quasi estinti e le forme di divertimento sono cambiate, ecco che il termine geek è tornato ad entrare in uso nel vocabolario comune, storpiato leggermente nella sua scrittura ma più o meno con lo stesso significato. Questo termine viene infatti usato per descrivere i sistemisti e gli operatori informatici che lavorano in modo profondissimo nel linguaggio di programmazione. Beh, uno dei loro compiti risiede nel ricercare i cosiddetti bug, ovvero i buchi che portano a difetti nei software e nei portali. Cosa sono i bug se non gli insetti? Da qui l’uso della parola geek, ovvero mangia insetti dell’era 2000.

La filosofia di vita geek

In termini pratici i geek sposano una filosofia di vita molto particolare. Al di là del fatto che non possono muoversi se non dispongono dell’ultimo modello di tecnologia disponibile nel mercato, ad essa applicano delle trasformazioni che la rendono ancor più funzionale e potente. Ma il lifestyle del popolo geek possiede un certo romanticismo e un certo fascino, in quanto il termine ha perso la sua valenza spiccatamente negativa e sta assumendo una valenza di ‘specialista‘, di abilissimo operatore del mondo informatico. Ovviamente ogni medaglia ha il suo lato rovescio, per cui è probabile che un geek non sappia cucinare un uovo. Il segreto di questo trend risiede nell’applicazione di ogni gesto ad una fonte tecnologica, con i suoi pro e i suoi contro.

Esiste il contrario di geek?

Esiste anche il contrario della parola geek. Si tratta di Keeg, un termine che indica la totale inabilità di un soggetto a compiere qualcosa che abbia a che vedere con la tecnologia. Mentre il geek è diventato uno stile di vita, con tanto di abbigliamento (Zuckerberg insegna) posti da frequentare molto selezionati e scelte di atteggiamento, la parola Keeg sta proprio ad indicare chi con la tecnologia e con il futuro non ci vuole avere niente a che fare. Tracciamo ora il profilo del perfetto geek, per poterlo riconoscere all’istante e non chiedergli in nessun caso di preparare la cena per noi. Le regole valgono sia per i maschi che per le donne. L’abbigliamento è casual, con jeans, sneakers griffate, t-shirt ironica ma di gusto e cardigan di cotone. Gli occhiali sono probabilmente con montatura spessa ed è ammesso un berretto di cotone in stile skate. Questo è lo stile di abbigliamento, il quale si completa con accessori di ultimissima generazione e solo ed esclusivamente tecnologici. Il geek frequenta caffè con connessioni iper veloci, luoghi urbani wi-fi free e fa poca vita notturna. Beve caffè, tanto caffè per non rischiare di perdere il controllo di tutti i dati che gli girano nel cervello. Se si incontra una figura come questa, probabilmente si tratta di un geek ma si sa, nella vita non si è mai sicuri di nulla e dietro una divisa così perfetta potrebbe nascondersi il più grande dei Keeg. Che fare, quindi, se non chiedergli di preparare la cena per noi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *