Si sente parlare sempre di più di intelligenza artificiale ma non tutti sanno bene di cosa si tratta. L’associazione più immediata che viene in mente è quella con le immagini generate e pubblicate sui social, che generano incertezze.
Anche se sbagliato infatti, succede molto spesso che le persone si confrontano con l’immagine perfetta che vedono, questo evidenzia ancora di più le proprie imperfezioni, che in realtà sono del tutto normali. Questo fenomeno accade soprattutto nelle donne, sempre attente al proprio aspetto.
Una ricerca ha svelato l’impatto che l’intelligenza artificiale ha dal punto di vista psicologico, sulle donne. La psicoterapeuta Stefania Andreoli ha commentato i risultati.
Il rapporto fra l’autostima femminile e l’intelligenza artificiale
Nel giro di pochi anni, la maggior parte dei contenuti online saranno creati con l’intelligenza artificiale, cosa vuol dire questo? Le immagini hanno un impatto importante sulla visione che le donne hanno di loro stesse.
Molte sono preoccupate del loro aspetto e sentono la pressione sociale, internet in tutto ciò gioca un ruolo pesante. Tante sono a disagio per il loro aspetto esteriore e per i punti critici, anzi stando ai dati, una donna su 4 vorrebbe cambiarsi e assomigliare alle immagini che vede online, spesso fasulle e generale con l’Ia.
Come sottolineato dalla psicoterapeuta che ha commentato la ricerca condotta dal marchio Dove, le donne voglio sentirsi sempre belle e non avere mai mancanze in nessun piano: sociale, lavorativo, affettivo.
D’altro canto è anche vero che sono sempre le più giudicate per quello che fanno e per come lo fanno.
Quando incide l’intelligenza artificiale sull’autostima
Il dialogo delle donne con loro stesse inizia in tenera età e dura tutta la vita. Sono spesso proprio loro ad essere le più severe e a pretendere sempre di più, ancor peggio se l’intelligenza artificiale ci offre canoni di bellezza quasi irraggiungibili.
Il costante percorso di miglioramento viene messo a dura prova dai social e dalle foto irrealistiche che mostrano caratteristiche stereotipate che in realtà non sono veritiere.
Queste fotografie della donna come dovrebbe essere, generano emozioni negative e stimolano un forte senso di inadeguatezza. Ecco quindi che la donna si sente inappropriata e questo sentimento ricorre specialmente nelle più giovani.
Per tale motivo oggi, è importante discutere dell’argomento e non incentivare la diffusione di questi modelli di bellezza quasi perfetta, che mai si potranno raggiungere nella realtà ed è normale che sia così. Ognuna è bella a suo modo e deve imparare ad accettarsi, sembra una frase fatta ma è la pura realtà.
L’azienda Dove ha fatto di questo argomento, il manifesto personale del proprio operato. Con il progetto Real Beauty iniziato nel 2004, coinvolge nei propri spot solo donne vere, autentiche, con tutte le loro imperfezioni ma proprio per questo, uniche e bellissime.
La nuova campagna soprannominata The Code poi, evidenzia ancora con più precisione, l’impatto negativo dell’intelligenza artificiale sull’autostima già fragile della donna.
La bellezza deve essere fonte di felicità, questo il messaggio che l’azienda ha fatto proprio, sensibilizzando a un uso più corretto della tecnologia, anche perché il messaggio è esattamente l’opposto che l’Ia comunica: la bellezza non è una e con precisi canoni, ogni donna è unica e ha un fascino diverso ma deve sentirsi inclusa e non in ansia.
Claudia Marcotulli, classe 1991, romana. Sono diplomata in grafica pubblicitaria, amo l’arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura. Adoro e trovo molto liberatorio disegnare e scrivere, sono molto sensibile, amo ascoltare e tradurre le emozioni e i pensieri in testi scritti che rimarranno nel tempo. Nel 2020 ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della scrittura e da allora collaboro con diversi siti di varie tematiche, dalla cronaca, al gossip al lifestyle.