Da alcuni anni stiamo assistendo ad un fenomeno molto speciale che, una volta partito, non si è più fermato. Stiamo parlando dello swap e in particolare degli swap party. Ma cosa significa il termine swap? Significa scambiare, barattare e da questo principio-base parte proprio la filosofia dello swap: barattare qualcosa che non ci serve più con un abito, un accessorio o qualsiasi altra cosa ci piaccia. Complice la crisi che attanaglia sempre più il nostro Paese, la filosofia dello scambio si propone come un metodo per rinnovare il guardaroba a costo zero, senza spendere denaro ma scambiando elementi del guardaroba che tanto non usiamo più. La regola d’oro dello swap è il buon stato di conservazione della merce. E’ impensabile pensare di ‘swappare’ capi logori, macchiati e sdruciti. Ogni cosa deve essere in ottime condizioni, in quanto ci si aspetta di ricevere altrettanto dagli altri.
Come nasce il baratto moderno
Gli swap party sono nati a Manhattan, nel cuore pulsante della Grande Mela, ma si sono espansi a macchia d’olio in tutto il mondo. Non si tratta solamente di occasioni per rinfrescare il guardaroba e per approfittare di scambi, ma anche di occasioni per instaurare nuove amicizie e per conoscere nuova gente. Non a caso tanti negozi, caffé e ristoranti organizzano degli swap party stagionali, per promuovere il proprio ambiente e per donare alle persone la possibilità di scambiarsi reciprocamente gli oggetti.
Barattare su internet
Anche il web è super attivo sotto questo punto di vista. Non solo la rete viene usata per reclamizzare gli eventi, ma esistono dei veri e propri siti specializzati, i quali si preoccupano di mettere in contatto le persone che desiderano partecipare allo swap. Altri siti sono delle vere e proprie piattaforme di scambio, come ad esempio swapclub.it, il portale di riferimento italiano per lo swap. E’ sufficiente registrarsi al portale e caricare gli abiti o gli accessori che si desiderano scambiare. Atteraverso un servizio di mailing il portale ci fa entrare in contatto con le persone che hanno gli stessi nostri gusti e la nostra stessa taglia. Altrimenti basta farsi un bel giretto nel sito e iniziare a fare offerte. A nostra volta ne riceveremo e valuteremo se accettarle o meno.
Lo swap è una pratica salvadenaro incredibile, in quanto con un po’ di impegno permette davvero di cambiare in un baleno il guardaroba. Sicuramente si tratta di capi usati ma non è la stessa filosofia del vintage? Al contempo lo swap permette di dare una seconda vita agli oggetti, soprattutto a quelli che magari per mille motivi non ci piacciono più. Non ha senso tenere nascosti nell’armadio capi magari molto belli, seminuovi e interessanti. Condividerli con altre persone può portarci tanti benefici, dai capi assolutamente nuovi che possiamo ricevere in scambio fino alla conoscenza di tante nuove persone. Lo swap è infine green nella sua essenza, la sua anima è votata al rispetto della natura in quanto gettare abiti nuovi contribuisce ad inquinare l’ambiente e non è rispettoso verso tutte le persone che non hanno di che vestirsi. Meglio donare una nuova vita a questi capi e divertirsi ad entrare in una delle community più alternative di tutto il mondo. Pensate infine che lo swap sia praticato solamente da chi ha poche risorse economiche? Niente di più sbagliato: star di Hollywood, cantanti e politici lo praticano abitualmente e questo fatto accresce il loro stile, nonchè contribuisce a diffondere questa alternativa pratica dall’animo green.
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