I piedi riflettono ogni singolo organo del nostro corpo. Lo sapevano gli antichi e, al giorno d’oggi, molte sono le terapie alternative che lavorano sui piedi per curare patologie anche gravi e per apportare benessere in termini generali. La mappatura dei piedi è straordinaria, in quanto ad ogni singola sezione viene accoppiato un organo vitale o una specifica zona del corpo. Trattare, ad esempio, la zona inferiore del mignolo è utile per risolvere problemi legati ai condotti uditivi. Incredibile vero? Eppure la riflessologia è una scienza molto particolare, che si propone di guarire le malattie attraverso l’azione sul ‘riflesso’ che il disturbo esercita sul piede.
Le basi del massaggio plantare
Il massaggio plantare si basa quindi sulla manipolazione di alcuni punti nevralgici, attuata con i pollici delle mani. Volendo fare una veloce sintesi della mappa plantare, si può affermare che i due piedi corrispondono alle due metà del corpo, le dita seguono la testa mentre il corpo del piede rappresenta il corpo umano dalla testa in giù. Questa spiegazione è molto semplificata, ma può aiutare a comprendere il perché la riflessologia vada a colpire certi punti piuttosto che altri. Se effettuata in centri specializzati la riflessologia plantare può produrre risultati molto interessanti. Ciò che è certo è che il massaggio plantare aiuta ad alleviare le tensioni come poche altre tecniche sanno fare. Ma come si può attuare un massaggio plantare fai da te?
Gli esperti concordano che sono sufficienti 15 minuti al giorno di massaggio plantare per ottenere enormi benefici sulla riduzione dello stress e delle tensioni. Merito non solo dell’azione riflessa, ma anche dell’azione ‘nervosa’ in senso positivo che questa tecnica porta con sé. I piedi sono ricchi di terminazioni nervose che, se sollecitate nel modo corretto, aiutano ad apportare relax all’intero organismo.
Come procedere per un buon massaggio plantare
Quando si mette in pratica il massaggio plantare è necessario appoggiare il piede sulla coscia opposta e procedere con un massaggio fatto solamente con i pollici. Anche altri movimenti sono benvenuti, ma solo al termine della manipolazione principale. E’ buona norma partire dalle zone riflesse che ci stanno procurando più problemi. Se, ad esempio, soffriamo di emicrania possiamo insistere nella zona delle dita mentre se il nostro problema è il sistema digestivo ci concentreremo nella zona mediana del piede.
Non dimenticate il pediluvio
Un buon massaggio plantare chiede di essere attuato dopo un pediluvio rilassante. In questo modo il piede si propone morbido e l’acqua calda profumata contribuisce ad aumentare il senso di relax. E’ ideale sciogliere nell’acqua del pediluvio una manciata di sale grosso, il quale disinfetta in modo naturale e una goccia di olio essenziale balsamico, il quale offre una sensazione di purificazione e aiuta ad eliminare i cattivi odori. L’eucalipto, la menta o la lavanda sono oli perfetti a questo scopo.
Una volta concluso il pediluvio si devono asciugare con cura i piedi e si può iniziare il assaggio, magari aiutandoci con un olio profumato o con una crema ricca di ingredienti rinfrescanti. Attenzione a non usare cosmetici con siliconi o petrolati, in quanto annullerebbero ogni beneficio apportato al massaggio! In caso di dubbio usiamo poche gocce di olio di mandorle dolci o di olio di oliva. Nei periodi freddi possiamo impiegare i burri naturali come il karitè e arricchire la composizione con una goccia di eucalipto. Il massaggio deve interessare tutti e due piedi e durare almeno 15 minuti. Al termine della pratica è ideale riposare e lasciare i piedi liberi di respirare, per godere appieno dell’effetto benefico dl massaggio e dei prodotti cosmetici impiegati.
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