L’attesa di un bambino è gratificante, magica, un periodo dolcissimo di connessione fra mamma e bambino. È un’esperienza bellissima che non si può descrivere, così come lo è l’allattamento al seno.
Si tratta di uno dei momenti più intimi che una mamma vive con il proprio bambino e rappresenta non solo il nutrimento necessario a quest’ultimo ma anche l’accudimento, la protezione, il calore e il legame che cresce.
Tra le varie modalità, l’allattamento al seno a richiesta è il più raccomandato dagli specialisti perché comporta molti benefici, ma cosa significa?
Cos’è l’allattamento al seno a richiesta
Allattare su richiesta è una pratica semplice da gestire, sostanzialmente significa dare il latte al bambino ogni volta che manifesta segnali di fame, senza seguire una cadenza oraria prestabilita. Alcune donne sanno quali sono questi segnali, le neomamme di certo no.
Bisogna tener presente che il bambino è competente e capisce quando ha fame, nonché come mostrarlo. Osservandolo, si possono notare dei movimenti e dei suoi che con il tempo diventeranno familiari: muove le braccia e gira la testa in ogni direzione, apre e chiude la bocca emettendo uno schiocco con la lingua, si succhia il dorso della mano e soprattutto, piange sempre più intensamente.
Se la fame diventa intensa, il pianto del bambino è sempre più disperato e sarebbe opportuno non arrivare a questa fase estrema ma affrontare la poppata in modo tranquillo e sereno.
In linea di massima, il bambino inizierà a cercare il seno della mamma in modo più regolare e prevedibile, verso i tre mesi di vita. Tuttavia c’è da tener conto che non lo farà solo per la fame ma anche per rassicurazione, coccole o qualche piccolo fastidio.
La pratica può essere portata avanti anche durante l’introduzione di cibi solidi, se il neonato lo desidera.
Benefici dell’allattamento a richiesta
Ci sono diversi aspetti positivi in questa pratica, sia per il piccolo che per la mamma. Innanzitutto, si viene a creare un legame molto intenso, ricordiamo poi che questo nutrimento è completo e da preferire assolutamente – se possibile – a quello artificiale. Il latte materno offre in effetti molti vantaggi e la tipologia di allattamento di cui ci stiamo occupando in questo articolo, è consigliata non solo dai pediatri ma anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.
Per quanto riguarda il bambino, elenchiamo alcuni vantaggi importanti:
- nutrizione ottimale: il latte della mamma è un alimento completo che offre nutrienti per la crescita, inoltre, per i primi sei mesi è sufficiente a garantirgli tutto quello di cui necessita, acqua compresa;
- sviluppo emotivo: l’allattamento a richiesta favorisce il legame affettivo con la mamma e contribuisce allo sviluppo emotivo del neonato;
- regolazione dell’appetito: consentendo al bambino di scegliere quando mangiare, si favorisce la corretta regolazione dell’appetito, riducendo il rischio di obesità.
Spostiamoci ora verso la mamma, anche lei trae dei benefici dalla pratica:
- incentiva la produzione del latte stimolando correttamente la mammella e aiutando il seno a calibrare l’offerta in base alla richiesta;
- favorisce il recupero delle dimensioni dell’utero dopo il parto, grazie alla produzione di ossitocina;
- aiuta la creazione di un legame forte, vengono infatti rilasciati ormoni che aumentano il benessere di entrambi;
- riduce il rischio di sviluppare patologie varie come le neoplasie alla mammella.
Consigli utili
L’esperienza deve essere totalizzante e una mamma che allatta a richiesta, ha bisogno di tutto l’aiuto e il supporto possibile. Nei primi mesi di vita del bambino, è lui a scandire il tempo, quindi i genitori devono essere flessibili e pazienti, concentrandosi sull’ascolto dei suoi bisogni e assecondandone le necessità.
Organizzarsi bene è il consiglio migliore, quindi: pianificare i pasti e le attività in modo da poter rispondere alle necessità del neonato senza però trascurare le proprie.
Bisogna poi creare un ambiente sereno e confortevole, una sorta di zona di comfort per allattare in modo rilassante.
Ancora, per una buona riuscita dell’allattamento al seno a richiesta, è necessario coinvolgere il partner, che in questo caso aiuterà la mamma e si sentirà gratificato perché coinvolto nell’accudimento del piccolo. Chiedere aiuto, a lui o anche a gruppi di supporto o esperti, non è una vergogna.
Condividere l’esperienza, chiedere, informarsi, è un ottimo metodo per scacciare l’ansia e vivere meglio questa delicata e dolce fase.
Claudia Marcotulli, classe 1991, romana. Sono diplomata in grafica pubblicitaria, amo l’arte, la natura, gli animali, la grafica, la fotografia e la scrittura. Adoro e trovo molto liberatorio disegnare e scrivere, sono molto sensibile, amo ascoltare e tradurre le emozioni e i pensieri in testi scritti che rimarranno nel tempo. Nel 2020 ho iniziato a muovere i primi passi nel mondo della scrittura e da allora collaboro con diversi siti di varie tematiche, dalla cronaca, al gossip al lifestyle.