Le spezie vengono usate in cucina e nella preparazione di prodotti dedicati alla salute dalla notte dei tempi. Se il loro uso massivo può considerarsi relativo in Italia, in Asia e nei paesi del Sud America le spezie sono protagoniste della cucina. La ragione deve essere ricercata nell’azione disinfettante e antibiotica che esse attuano. Considerando che la situazione igienica di molti paesi è piuttosto particolare, l’uso delle spezie rappresenta un’ancora di salvataggio, in quanto esse sono i grado di disinfettare i cibi e i preparati in modo assolutamente naturale. Il loro uso valica, in ogni caso, questa funzione, ponendosi come un tratto distintivo delle culture e dell’alimentazione che vi appartiene. L’impiego delle spezie nella preparazione delle bevande e dei cibi è intelligente e mirato e aiuta a ricercare il benessere attraverso l’alimentazione. Questi tratti hanno condotto le spezie a valicare i confini delle loro nazioni e ad arrivare sulle tavole degli italiani per un uso applicato all’alimentazione e, perché no, alla cosmetica e al benessere in generale.
Le spezie in Italia
In Italia la spezia più usata è sicuramente il peperoncino. Il suo uso nei sughi, nella preparazione delle carni e del pesce è associato alla volontà di rendere i piatti piccanti e di ingolosirli con un twist alternativo. Al peperoncino sono attribuite virtù importanti, quali la capacità di rafforzare il sistema ematico e di tonificare l’organismo. Alcuni studi hanno evidenziato il potere corroborante di questa spezia, associato ad un effetto leggermente afrodisiaco. Attenzione al suo uso massivo, in quanto il peperoncino, come tutte le spezie, può avere un effetto irritante delle mucose e quindi favorire l’alterazione della flora batterica. Il suo consumo è sconsigliato nel caso di debolezza intestinale e nel caso di infezioni croniche quali ad esempio la cistite.
Le spezie internazionali
Le spezie più usate a livello internazionale sono indubbiamente il curry. Parliamo al plurale in quanto il curry non è una spezia unica, ma un insieme di polveri triturate di tante spezie mescolate assieme. Il curry dona l’inconfondibile aroma dolciastro a piatti completi, alle carni, al pesce e alle verdure. Il suo effetto è principalmente antibiotico ed esso viene impiegato al posto del sale per donare sapore ai cibi. In stati quali l’india, ogni piatto è accompagnato dall’uso delle spezie. Il curry viene impiegato anche per definire bevande calde, come il famoso tchai tea, una mistura di latte, zucchero e curry. Il riso bianco, piatto solitamente usato come contorno, non viene mai presentato liscio, ma sempre con aggiunte di coriandolo o di cardamomo, spezie che lo disinfettano e che lo rendono più appetitoso.
Ma non limitiamoci ai paesi asiatici, in quanto ogni stato ha la sua spezia di riferimento. Se l’Italia ha il peperoncino e l’India ha il curry, pensiamo ai paesi nordici, i quali hanno eletto la cannella ad ingrediente base nella definizione degli alimenti. La cannella viene usata in Svezia e in Norvegia in modo massivo, non solo per i dolci ma anche per la preparazione dei piatti salati. Che dire del pepe in Germania e in Inghilterra? Il suo uso è molto intenso e si applica pressoché ad ogni piatto! Ecco che le spezie raccontano i gusti di un paese, il loro modo di concepire il sapore e quindi il risultato finale di un piatto. Il loro effetto sulla salute è sicuramente benefico, a patto di non esagerare mai perchè la loro natura è molto speciale!
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