La medicina alternativa ingloba al suo interno molte terapie, le quali si basano su un approccio principalmente olistico. Questo tratto definisce la volontà di curare l’individuo nella sua totalità, ovvero di non limitarsi ai sintomi apparenti ma di ricercare la causa scatenante di un certo disturbo. Questo approccio non solo aiuta a guarire in modo definitivo, ma accresce il benessere e la consapevolezza totale del soggetto. In quest’ottica si inserisce la musicoterapia, una disciplina molto particolare, impiegata nella cura di certe patologie fisiche e psico-emozionali. Se fino a qualche anno fa la musicoterapia era applicata solamente ad un pubblico di bambini, i ritmi frenetici e l’insorgenza di patologie legate allo stress hanno portato ad una pratica della disciplina più ampia, raggiungendo fasce di età maggiore.
A cosa serve la musicoterapia?
Dedicarsi alla musicoterapia per guarire dallo stress cattivo, dall’ansia e dagli attacchi di panico è una pratica sempre più messa in atto nei centri specializzati, i quali sono diffusi e spesso allacciati alle strutture ospedaliere pubbliche. La musicoterapia si basa sull’ascolto e sull’arte di suonare alcuni strumenti musicali a scopi terapeutici. La forza della musica può essere percepita in ogni momento e tutti noi conosciamo il potere che una bella canzone può apportare al nostro umore!
Approfondire questo aspetto dedicandosi a pratiche mirate può realmente aiutare i soggetti in difficoltà, in quanto la musica stimola il senso dell’udito e di conseguenza genera una serie di emozioni e di sensazioni che possono apportare positività. Attenzione, in quanto la musicoterapia non è solo questo, ma una scienza che si occupa di testare gli effetti della musica nel soggetto. Essa può essere usata anche per scavare nei problemi che affliggono le persone e per incutere atteggiamenti di attivismo nelle persone che soffrono di apatia. Un duplice effetto quindi, che copre sia la sfera della calma e della serenità che quella dell’attivismo e della necessità di entrare in contatto attivo con la realtà che si vive ogni giorno.Fa parte della musicoterapia l’insegnamento della pratica di suonare certi strumenti.
La musicoterapia per i bambini e non solo
Non si tratta di applicazioni professionali, bensì di strumenti soprattutto a percussioni, quali i tamburi o le campane tibetane. Percepire il ritmo e produrlo in modo autonomo aiuta i soggetti in difficoltà a percepire il proprio corpo, a regolarizzare il battito cardiaco e permette di stimolare la concentrazione. Non a caso l’uso delle campane tibetane viene impiegato per sanare disturbi legati allo stress, agli attacchi di panico e alle situazioni ansiogene in generale. Il suono metallico ma basato sugli echi di questi strumenti così speciali apporta un immediato senso di relax all’organismo, in quanto agisce a livello di battito cardiaco e di rallentamento delle funzioni vitali. Le persone iper attive riscoprono quindi il piacere dello stacco e, di conseguenza, possono disporre di un’arma in più per combattere l’ansia e lo stress cattivo. La musicoterapia viene impiegata in modo massivo nella cura delle patologie che affliggono i bambini, in quanto si tratta di un metodo dolce, semplice e immediato. Disturbi comportamentali e dell’attenzione vengono spesso trattati con la musicoterapia, in quanto aiutano il bambino a maturare l’attenzione e a porsi in modo positivo con la realtà e con le persone che lo circondano.
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