Tra i tanti lifestyle che sono sbocciati in questi ultimi tempi ce n’è uno che merita di essere raccontato con precisione e, se si desidera, anche emulato. Stiamo parlando dell’autoproduzione, ovvero della volontà di preparare con le proprie mani tanti prodotti, sia dedicati all’ambito alimentare che alla cosmesi e alla cura della casa. Questione di crisi? Non solo, tante persone hanno deciso di dedicarsi all’autoproduzione per scegliere un metodo alternativo di vita, sano e lontano anni luce dalle logiche di mercato.
Cosa significa autoproduzione
L’autoproduzione richiede certamente tanto tempo, ma le risorse sono alla portata di tutti e i risultati possono essere davvero super. Ma procediamo con ordine, parlando innanzitutto dell’autoproduzione alimentare. Cosa significa questo termine? L’autoproduzione alimentare si propone una sorta di autosufficienza nel sostentamento alimentare. Certamente la totalità di questa scelta è un’utopia, soprattutto se si lavora e si hanno impegni giornalieri. Ma piccoli passi indirizzati verso questa direzione possono davvero regalare delle soddisfazioni di grande portata. L’autoproduzione alimentare interessa sia la coltivazione dell’orto e delle erbe aromatiche, che la volontà di preparare più cibi possibili con le proprie mani, abbandonando i prodotti di natura industriale.
L’orto in casa o in terrazzo
Anche in questo caso la totalità non può essere raggiunta, ma ci si può andare molto vicini. Prendiamo ad esempio la volontà di coltivare alcune file di pomodoro nel proprio spazio verde. A maturazione completata le persone che coltivano i pomodori raccolgono i frutti e spesso preparano grandi quantità di sugo, da conservare fino alla prossima stagione. Lo stesso vale con le confetture, con le verdure sott’olio, con i legumi surgelati e con qualsiasi altro prodotto che la terra offre. Questa metodologia richiede un buon investimento di tempo e di energie ma permette di godere di prodotti sani, naturali e soprattutto privi di conservanti.
Autoprodurre i cosmetici
La felicità di dare vita ad una filiera che dalla terra porta alla tavola non ha inoltre eguali e aiuta le persone a trovare un ottimo stato psico emozionale. Ma l’autoproduzione non interessa solamente l’alimentazione e la gestione dei cibi. Si possono autoprodurre i cosmetici, impiegando burri e oli naturali e aggiungendo ingredienti aromatici coltivati con le nostre mani. Lo stesso vale per i detergenti per la casa, dove il sapone per il bucato, il detersivo per i piatti e il sapone possono essere prodotti tranquillamente con il Do It Yourself. In questi ultimi tempi sono nati tanti portali che insegnano l’arte dell’autoproduzione, con video tutorial che spiegano chiaramente ogni passaggio. Non solo, in quanto il successo di alcuni personaggi che sono diventati portavoce del DIY è stato così ampio da condurli a pubblicare volumi dal grande successo editoriale. Se vogliamo iniziare la nostra pratica di autoproduzione non resta che farsi un giro in libreria oppure navigare un pochino sulla rete. Potremmo rimanere stupefatti dalla quantità di info che si possono trovare!
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