Storia e curiosità delle ghirlande natalizie

Quando si avvicina il periodo natalizio, c’è un segno distinguibile, un’usanza che da sempre colora gli ambienti e ci fa sorridere: la ghirlanda natalizia. Si tratta di una composizione che può essere realizzata handmade, per gli amanti del fai da te, oppure si può acquistare nei negozi di articoli per la casa. Leggi anche il nostro approfondimento sugli elfi natalizi.

Dal legno ai nastri, dalle pigne fino addirittura alla pasta; ogni materiale può comporre questa graziosa decorazione che solitamente si trova in forma circolare ma può essere realizzata anche in altre varianti. Si appende fuori la porta di casa, oppure sui muri esterni o perché no, anche all’interno dei propri ambienti per dare un tocco di calore in più.

Che sia grande o piccola, la ghirlanda natalizia ci trasporta subito in quell’atmosfera di festa che tutti amano, grandi e piccini, ma qual è la sua storia?

La storia della ghirlanda natalizia 

Fra le decorazioni protagoniste del Natale, le ghirlande sono le più richieste e veramente si adattano a decorare ogni zona della casa, sia all’interno che all’esterno. Perfetta idea per usare materiali di riciclo, come abbiamo detto può anche essere acquistata già pronta e in tante varianti differenti.

Al giorno d’oggi è così diffusa che non ci si chiede mai da dove provenga realmente e chi abbia inventato la ghirlanda. L’origine di questo oggetto è molto antica, infatti erano già di moda ai tempi dell’impero romano, dove venivano create con alloro e usate per la vittoria degli atleti vincenti, che le sfoggiavano sul capo.

Ma la ghirlanda ha anche una valenza religiosa, infatti è legata a un passo del Vangelo in cui Gesù tramuta delle ragnatele in ghirlande dorate e argentate. Spostandoci invece nell’antica Grecia, la ghirlanda è legata ad Apollo, che la indossava come una corona in rappresentanza dell’amore eterno per la ninfa Dafne. Ancora, i Germani la usavano per placare la paura del buio ed era di buon auspicio, i Barbari invece usavano posizionarla in tavola con all’interno delle candele per illuminare la capanna fino all’arrivo della bella stagione. Quest’ultima tradizione verrà adottata anche dai Cristiano per celebrare Gesù e in effetti il periodo in cui oggi viene usata, è proprio quello natalizio.

Fra leggenda e realtà

Molti popoli come abbiamo visto, usavano la ghirlanda, che solo oggi è un simbolo prettamente natalizio mentre in altri tempi, indicava diverse cose. Questo oggetto è protagonista di molti racconti che si tramandano di generazione in generazione; fra le leggende più famose ce n’è una che proviene dalla Germania e narra di una donna che durante la Vigilia di Natale era indaffarata talmente tanto dalle pulizie della casa, da spaventare i ragni che vivevano nei paraggi, costringendoli a scappare nella soffitta. Nella notte, questi uscirono perché attratti dall’albero di Natale presente in salotto, dove iniziarono a costruire le ragnatele.

Quando arrivò Babbo Natale, le trasformò in una colorata ghirlanda che poggiò sul camino e da quel momento, ogni famiglia iniziò a utilizzare una ghirlanda a Natale.

Come creare una ghirlanda

È così semplice creare una ghirlanda di Natale che ormai si propone questa attività anche nelle scuole dell’infanzia. I materiali che si prestano allo scopo sono tantissimi ed è un buon modo per riciclare e per avere un oggetto green usando materiali che altrimenti andrebbero gettati. In questo modo non si spreca nulla e il senso delle feste diventa ancora più profondo.

Si può usare materiale decorativo di ogni tipologia: bacche, legno, agrifoglio, pigne, frutta secca, apsta, nastri, neve finta, fiocchi, lucine e chi più ne ha più ne metta.

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