Il veganesimo non può essere considerato solamente una dieta, in quanto si tratta di uno stile di vita che abbraccia a 360° le scelte delle persone che lo adottano. Il veganesimo non ammette il consumo di alimenti che siano diversi dal regno vegetale, ovvero aboliscono ogni cibo di origine animale. Tra essi si annoverano anche le uova, il latte e ogni suo derivato.
La dieta vegana si compone principalmente di verdure, di cereali in chicco e di fibre. Ad esse si associano le bacche, i funghi, le radici, i tuberi e le alghe. Il risultato di una composizione così vegetale è sicuramente varia, in quanto tutti i nutrienti necessari al corpo umano vengono forniti all’organismo.
Forse dovremmo dire quasi tutti, in quanto al veganesimo viene mossa una critica piuttosto tangibile, ovvero la mancanza della famosa vitamina B12, indispensabile durante le fasi di crescita e importante per il corretto funzionamento del sistema neurologico. La vitamina B12 non si trova in nessun prodotto del regno vegetale, ma solamente nei prodotti di origine animale e soprattutto nelle uova. Ecco che questa carenza viene supplita dai vegani con l’assunzione sintetica di questa vitamina attraverso degli integratori alimentari. I risultati dovrebbero essere gli stessi, ma la questione sulla bontà della dieta vegana suscita nell’opinione pubblica molte perplessità.
Una dieta completa
La dieta vegana è, in ogni caso, salubre e leggera. Essa presenta un grande contenuto di fibre, dedotte dai cereali in chicco e di vitamine, ottenute dal consumo di frutta e di verdura. I sali minerali vengono assicurati dal consumo di vegetali, così come le proteine, che vengono ricavate principalmente dai legumi. La cucina vegana è ricca e varia e si compone di tante ricette fantasiose che permettono di variare menù ogni giorno. Una piccola critica che può essere mossa a riguardo interessa il costo di questa alimentazione: decisamente alto. La dieta vegana richiede l’acquisto di verdure fresche, di cereali e di legumi, ma al contempo assembla l’impiego di prodotti quali le alghe e i preparati della soia che presentano nel mercato un costo notevole. Chi desidera praticare il veganesimo deve quindi comprendere questo fattore, in quanto nella realtà di tutti i giorni è sicuramente rilevante.
Ma il veganesimo non interessa solamente l’alimentazione. Abolendo ogni prodotto di origine animale, questa scelta di vita non ammette oggetti in pelle, sia nell’abbigliamento che nell’arredo dell’abitazione. La preferenza viene data a tessili di origine naturale quali il cotone, la canapa e il lino. Il materiale preferito nella creazione del mobilio è senz’ombra di dubbio il legno, il quale viene percepito come una materia prima salubre e rispettosa della natura.
Una vera e propria filosofia di vita
Essere vegani è quindi una scelta che interessa la persona, la sua alimentazione, il suo vestire e il suo approccio con il mondo naturale. Essere vegani significa infatti provare un profondo rispetto per la natura, preferendo alimenti biologici e oggetti rispettosi dell’ecosistema nel loro ciclo produttivo. Essere vegani significa combattere ogni forma di inquinamento e di sofisticazione alimentare, in nome di un ritorno alle origini dove il rapporto tra uomo e natura e paritario e rispettoso sotto ogni punto di vista.
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